Luce come suono...?

In fisica con il termine onda si indica una perturbazione che nasce da una sorgente e si propaga nel tempo e nello spazio, trasportando energia o quantità di moto senza comportare un associato spostamento della materia (fonte: Wikipedia). 

Le onde acustiche si propagano in un mezzo (gassoso, liquido, solido). Le onde elettromagnetiche si propagano invece nel vuoto. Entrambe si misurano in Hz ed entrambe rappresentano ‘energia in movimento’. Molte critiche che vengono mosse contro l’accordatura a 432 Hz derivano dal fatto che alcune frequenze caratteristiche (come quella di assorbimento del DNA) utilizzate per avvalorare gli effetti positivi sulla biologia di tale accordatura, sono in realtà frequenze di onde elettromagnetiche e non acustiche. Con l’attuale conoscenza sulle onde acustiche ed elettromagnetiche tale critica può sembrare sensata tuttavia molto c’è ancora da scoprire in questo campo. Per esempio è noto che la propagazione del suono comporta una serie di interazioni tra le molecole dell’aria, che costituiscono delle complesse configurazioni elettromagnetiche di natura quantistica e che pertanto coinvolgono tutti i parametri della fisica (velocità della luce c, quanto di azione  di Planck h, carica dell’elettrone e, ecc). Da queste osservazioni sono nati modelli che mettono in relazione il suono con l’elettromagnetismo [Sonic Propagation of Electromagnetic Energy Components (SPEEC)]: ad un’onda acustica verrebbe associata un’onda elettromagnetica. Tali modelli, se confermati, potrebbero chiarire ulteriormente le note interazioni tra onde acustiche e processi biologici.

 

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